In concomitanza con l’avvio di Hit Show, Opal e Rete italiana per il disarmo hanno organizzato l’incontro “Insicurezza, rancore, farsi giustizia: dentro l’Italia che si arma” proprio a Vicenza.
Un appuntamento così ricco non può che far parlare di sé, in tutti i sensi. A ridosso dell’inaugurazione, tornano le polemiche sui minori a Hit Show: in contemporanea con la fiera e nella stessa Vicenza, sabato alle 15 Opal e Rete italiana per il disarmo hanno organizzato l’incontro “Insicurezza, rancore, farsi giustizia: dentro l’Italia che si arma” al quale hanno invitato anche i sindaci di Rimini e Vicenza perché presentino “le posizioni delle rispettive amministrazioni comunali sul regolamento del salone fieristico Hit Show”. Direttamente o indirettamente, i Comuni di Rimini e di Vicenza fanno parte degli azionisti di Italian Exhibition Group, l’organizzatore di Hit Show.
Oltre alla questione minori, Opal e Rete italiana per il disarmo mettono l’accento sulla “necessità di regole rigorose e trasparenti sulle tipologie di armi esposte e sul divieto di attività propagandistiche, di raccolta firme per petizioni o campagne di qualsiasi genere e di raccolte fondi a esse inerenti”.