IUCN auspica il bando delle munizioni in piombo in occasione del World Conservation Congress.
Lo scorso settembre si è svolto alle Hawaii il World Conservation Congress dell’IUCN (Unione internazionale per la conservazione della natura), il più importante evento mondiale in tema di conservazione della natura, che viene organizzato ogni quattro anni. Quest’anno la partecipazione è stata davvero straordinaria, con oltre 10.000 presenti provenienti da tutto il mondo, in rappresentanza di Governi, Università, Comunità indigene, associazioni, società civile, industrie e altri settori privati.
L’assemblea dei membri ha adottato 106 mozioni, che sono quindi ora risoluzioni (https://portals.iucn.org/congress/assembly/motions), delle quali una ventina riguardano la governance dell’IUCN o si concentrano su materie più politiche. Le rimanenti 86 includono invece materie anche particolarmente delicate. Tra i temi più “caldi” dibattuti nel corso del congresso sicuramente quello del bando delle munizioni in piombo.
Già nel 2014 si parlava del bando delle munizioni in piombo
Ricordiamo che la materia era già stata oggetto di una risoluzione della Convention on the Conservation of Migratory Species of Wild Animals di Quito 2014 (UNEP/CMS COP11 Resolution 11.15 Prevenzione avvelenamento degli uccelli migratori), i cui contenuti erano poi stati sostanzialmente ripresi nel 2015 dall’AEWA (Agreement on the Conservation of African-Eurasian Migratory Waterbirds) di Bonn. Allora si indicò il 2017 come termine temporale auspicabile entro cui si sarebbe dovuto eliminare gradualmente l’uso a caccia di munizioni in piombo (sostituendolo con alternative adeguate) nelle zone umide e negli ambienti terrestri.
No al piombo nelle aree terrestri, oltre che nelle zone umide
Dopo una lunga discussione, al World Conservation Congress 2016 è stato adottato un testo (Motion 090 – A path forward to address concerns over the use of lead ammunition in hunting – https://portals.iucn.org/congress/motion/090) che sostanzialmente ricalca quanto già deciso in passato e che quindi auspica il bando delle munizioni in piombo per la caccia nelle aree terrestri, oltre che nelle zone umide. Tale bando però non è stringente, quindi non vincolante (e in questo senso l’intervento delle rappresentanze delle associazioni venatorie e di settore è stato decisivo; queste, infatti, hanno discusso a lungo della materia, nell’ambito di gruppi di contatto, con le associazioni ambientaliste). Si tratta di raccomandazioni, che impegnano gli Stati membri dell’IUCN (tra cui l’Italia), gli esperti e tutti gli stakeholder a lavorare nelle direzioni discusse a Honolulu.
Un bando non stringente
Di fatto, la mozione/risoluzione licenziata al World Conservation Congress invita i governi che hanno aderito alla Convenzione UNEP sulle specie migratorie (UNEP/CMS) a promuovere e sviluppare il processo di attuazione della Risoluzione 11.15, in particolare in relazione alle raccomandazioni per prevenire il rischio di avvelenamento da munizioni in piombo, riconoscendo nel contempo che spetta a ciascun Paese membro determinare se e come implementare le azioni indicate, considerando ovviamente sia l’entità del rischio di avvelenamento, sia gli accordi internazionali dagli stessi sottoscritti. Incoraggia, inoltre, i membri della IUCN a lavorare con tutte le parti interessate (coinvolgendo quindi anche cacciatori e industrie armiere) per valutare la fattibilità della graduale eliminazione del piombo nelle munizioni utilizzate per la caccia e la sua sostituzione con alternative adeguate.
Un’indicazione significativa e pregnante
Considerando che l’Unione internazionale per la conservazione della natura è oggi il più grande network globale di soggetti autorevoli (Governi, Istituti governativi, ONG – Organizzazioni non governative – ed esperti) sul tema della conservazione della biodiversità (riunisce più di 16.000 esperti afferenti a sei Commissioni), l’indicazione esplicitata al World Conservation Congress di Honolulu in merito all’opportunità di eliminare gradualmente le munizioni in piombo risulta quindi significativa e pregnante. Il 2017 è alle porte; rimaniamo in attesa di sapere quale strada si deciderà di seguire nella nostra bella Italia.