Schmidt & Bender PMII 12-50×56 è un cannocchiale di grandi dimensioni, nato per ingaggi a elevate distanze. Nonostante la declinazione militare, è disponibile anche con reticoli per il tiro sportivo posti sul secondo piano focale.
Il test delle munizioni commerciali da tiro in calibro 6,5 Creedmoor (che sarà pubblicato su Armi Magazine febbraio 2018) è nato in concomitanza della prova della Sauer 100 Classic XT in questo interessante calibro.
La Sauer 100 rappresenta il gradino di attacco del rinomato costruttore tedesco: si basa essenzialmente su un’azione di elevata qualità, una canna con profilo da caccia in numerosi calibri e una calciatura in polimero. Questo è l’unico elemento che rivela la classe economica del prodotto, pur non prestando fianco a critiche circa la sua rigidità e livello di finitura; è un calcio in polimero rinforzato di onesta fattura, tutto qui. L’azione potrebbe appartenere a una carabina di costo doppio senza sfigurare, con chiusura a triplo tenone frontale e angolo di apertura di 60°. A questa è accoppiata una canna da 56 centimetri con profilo conico verso la volata, disponibile in una dozzina di calibri, oltre al 6,5 Creedmoor (con passo di 1:8,6”).
L’esame dell’arma rivela la presenza di un caricatore prismatico bifilare di buona fattura e capacità (5 colpi per i calibri standard). Lo scatto è di tipo diretto e regolabile nel peso, tramite una piccola vite collocata entro la curvatura del grilletto. Molto onestamente il produttore dichiara come non sia possibile scendere verso pesi di sgancio leggeri, come sempre accade con pacchetti di concezione similare (come gli X-mark presenti sull’attuale produzione Remington).
Schmidt & Bender PMII 12-50×56: peso massimo
Su tale arma è stato installato uno dei “pesi massimi” del produttore tedesco Schmidt & Bender: il 12-50×56 della serie PMII. E’ un cannocchiale di grandi dimensioni, nato per ingaggi a elevate distanze. Nonostante la declinazione militare (ne è prova l’appartenenza alla serie PM-II / police – military), è disponibile anche con reticoli per il tiro sportivo posti sul secondo piano focale. E che reticoli! Netti e definiti, oltre che disegnati per coprire poco il bersaglio, come il P4F* dell’esemplare utilizzato per la prova. Ecco che anche il tiratore sportivo, che ingaggia abitualmente distanze dai trecento metri in su, trova in casa S&B un prodotto certamente elitario (costa circa 2.780 euro), ma adatto al tiro a lunga distanza.
Oltre al tubo da 34 millimetri, misura usuale della serie PM-II, e a lenti di elevata qualità, troviamo un set di torrette adatte allo scopo: le tarature su entrambi gli assi sono da 1/8 di MOA, come nei migliori cannocchiali da tiro. La torretta dell’alzo è di tipo multi rotazione (multi-turn) resettabile, con 75 MOA totali di escursione e una chiara indicazione di quanti giri abbiamo a disposizione. Quella per la deriva è a doppio giro (double-turn) resettabile, con ± 14 MOA di escursione.
Assente, sul modello in prova, la possibilità di illuminare il reticolo, ma per il tiro sportivo questa non è una caratteristica indispensabile.
Ottima la resa ottica, naturale e con un contrasto non esasperato, dunque poco affaticante nelle sessioni di tiro prolungate.
Vogliamo trovare un difetto ? Gli elevati ingrandimenti fanno sì che l’estrazione oculare risulti minore di quella degli altri modelli della serie PM-II: circa sette centimetri anziché nove o dieci. Questo non comporta rischi quando abbiamo a che fare con calibri non punitivi, tipo .308W e derivati (come il 6,5 Creedmoor) o con una carabina di peso elevato; occorre prestare maggiore attenzione se tale cannocchiale verrà montato su una carabina in calibro magnum.