Micol Sarfatti ha condotto un’inchiesta per il settimanale del Corriere della Sera.
“Stiamo assistendo a un’inversione di tendenza? Ci muoviamo, sull’esempio degli Stati Uniti, verso la nazione armata? Come è cambiata la percezione della sicurezza? Perché una persona decide di armarsi? Chi sono ‘quelli che sparano’?”. Sono le domande a cui tenta di rispondere l’inchiesta di Micol Sarfatti comparsa stamani su Sette, il settimanale del Corriere della Sera. La giornalista, che annuncia da subito di non voler puntare il dito contro il mondo delle armi (“vogliamo solo capire”) analizza i numeri delle licenze concesse e soprattutto incontra e si confronta con chi frequenta armerie e poligoni.
Ma, anche se le discussioni si sono incanalate in binari ben precisi (“abbiamo trovato molta diffidenza, ma poche delle persone che abbiamo incontrato, e con cui abbiamo parlato, corrispondono allo stereotipo aggressivo dell’uomo armato, difeso e reso celebre in America dalla NRA protagonista di ogni discussione sul tema”), la conclusione è comunque una sentenza: “ecco perché dovremmo evitare di aumentare la diffusione delle armi da fuoco, magari usando stratagemmi come quello delle licenze per il tiro a volo”. Oltre che sulla rivista, l’articolo integrale si trova anche sul portale di Sette.