Intervistato da Il Giorno dopo un furto in casa, il cantante ritiene che i cittadini debbano poter avere un’arma e difendersi in casa propria meglio che possono.
«Bisogna mettersi dalla parte della vittima per capire che cosa si prova ad avere ladri in casa. Io, se me li fossi trovati davanti, non so come avrei reagito». È uno dei punti centrali dell’intervista concessa da Fausto Leali a Il Giorno e non a caso intitolata “Servono armi per difendersi”. Il cantante, al quale è stato svaligiato l’appartamento mentre si trovava in ospedale per le conseguenze di un’operazione chirurgica, risponde alle domande di Antonio Caccamo sulla legittima difesa evidenziando come «il cittadino non possa fare nulla per proteggersi» e per reagire a un’eventuale intrusione «deve attendere che gli venga sparato», altrimenti «finisce nei guai». Mentre il ladro «conosce le leggi e sa che in due o tre giorni è di nuovo libero».
Pertanto Leali sostiene di essere totalmente a favore del diritto «ad avere un’arma e a difendersi in casa propria come meglio si può». Il cantante racconta che quando abitava in villa «aveva fucili e pistole» e dormiva «con una .375 sotto il cuscino», ma ha ceduto tutte le armi quando si è trasferito in un appartamento. Il messaggio è netto: «Dobbiamo sostenere l’autodifesa. E per poterti difendere un’arma devi averla».