È stato pubblicato sul sito ufficiale dell’Unione europea il testo del ricorso di Praga contro l’applicazione della Direttiva Armi.
Attribuzione illegittima di poteri. Violazione del principio di proporzionalità e di non discriminazione e della certezza del diritto. Sono questi i punti su cui fa forza la Repubblica Ceca nell’attacco alla Direttiva Armi, ufficializzato dalla pubblicazione del ricorso sul sito ufficiale dell’Unione europea. Praga aveva annunciato già dalla fine della primavera la volontà di smantellare alcuni fondamenti della nuova direttiva. Si contesta innanzitutto il principio ispiratore della norma: l’articolo 114 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea, chiamato in causa al momento del voto, prevede l’esistenza di un potere comunitario non per prevenire il crimine e il terrorismo, ma solo per rimuovere gli eventuali ostacoli allo scambio interno.
Il governo ceco considera poi sproporzionate le misure assunte dalla governance europea in relazione agli obiettivi che la Direttiva vuole raggiungere e ambigui i modi in cui sono formulate le definizioni delle nuove armi proibite. E poi la questione delle deroghe: ce n’è una che sembra generale, ma di fatto è ritagliata appositamente sulla situazione della Svizzera “che prevede di lasciare l’arma ai cittadini dopo il completamento del servizio militare”.